La salsa di pomodoro è un alimento che ha radici antiche, ma la sua origine non può essere attribuita ad un singolo inventore. Tuttavia, la salsa come la conosciamo oggi è stata sviluppata in Italia. Continua a leggere e scopri chi l’ha inventata.
La storia
I pomodori, originari del continente americano, venivano utilizzati dagli aztechi (inizi del ‘500) per preparare salse con peperoncini e spezie varie. Questa salsa era definita afrodisiaca per il suo colore rosso intenso e per il suo sapore.
Il pomodoro fu successivamente importato in Europa. Il clima mediterraneo si è dimostrato ottimale nella coltivazione di questo ortaggio, ma veniva coltivato come una pianta decorativa. Solo nel corso del ‘600 è arrivato sulla tavola e divenne un cibo popolare amato dalla gente comune, grazie anche alla sua economicità e reperibilità. I pomodori venivano utilizzati freschi o essiccati, in un secondo tempo iniziarono a essere cucinati per produrre salse.
Il pomodoro nella cucina italiana
La prima comparsa del pomodoro in un ricettario risale alla fine del ‘600 nella raccolta “Scalco alla moderna” di Antonio Latini. Il pomodoro veniva utilizzato per condire tutta una varietà di cibi, in particolare piatti di carne. Per tutto il ‘700 divenne un alimento sempre più largamente consumato, ma bisognerà aspettare l’800 per condire la pasta con il sugo.
È un alimento che si è evoluto nel corso dei secoli in varie parti del mondo, con l’Italia che ha giocato un ruolo significativo nello sviluppo della salsa di pomodoro come la conosciamo oggi.
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