Il peperoncino, un ingrediente diffusissimo nelle cucine di tutto il mondo, è ricco di nutrienti e apporta numerosi benefici al nostro organismo. Oggi vi diremo tutto quello che c’è da sapere su questa spezia.
Origini
Il peperoncino era già diffuso nel 5000 a.C. tra le popolazioni del centro e del sud America. Giunge in Europa grazie a Cristoforo Colombo, e da subito venne utilizzato non solo come spezia ma anche come un vero e proprio farmaco naturale.
La pianta del peperoncino appartiene al genere Capiscum e alla famiglia delle “Solanaceae”. È molto diffusa in natura e ne esistono di diverse varietà, da quelle più dolci a quelle super piccanti.
La piccantezza del peperoncino
Ciò che determina la sensazione di piccantezza è l’alcaloide capsaicina. Interagendo con alcuni termo-recettori nel nostro corpo produce una sensazione di bruciore. Questo avviene in particolare nella cavità orale, nello stomaco e per contrastare questo effetto bisognerebbe bere latte o masticare pane.
Grazie alla scala di Scoville si misura la quantità di capsaicina contenuta nelle diverse varietà, alcune delle quali sono illegali perché ne contengono un livello eccessivo.
Proprietà capsaicina
La capsaicina ha la capacità di legarsi ad alcuni ricettori del dolore, desensibilizzandoli, sembrerebbe quindi che abbia proprietà antidolorifiche. È utile anche contro le infiammazioni e sembra possa aiutare a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
Secondo alcuni studi, inoltre, potrebbe coadiuvare la perdita di peso grazie alle sue proprietà termogeniche e favorire il miglioramento della resistenza fisica.
Il peperoncino in cucina
È un ingrediente molto versatile in cucina, si utilizza fresco, essiccato, crudo, cotto e sott’olio. Si consiglia con pietanze a base di carne, pesce, zuppe di verdure, nella preparazione degli spaghetti aglio, olio e peperoncino. È anche ottima come crema spalmabile sul pane per gli amanti del gusto piccante.
Fonte: humanitas.it